Statua di San Rocco – Verona

Febbraio 2015

RELAZIONE RESTAURO SAN ROCCO

L’ intervento sulla statua è stato eseguito e completato apportando solo piccole modifiche rispetto alla proposta di restauro redatta dopo il sopralluogo effettuato a novembre.

Il lavoro si è svolto in tre fasi. La prima operazione dopo il trasporto dal magazzino del museo al laboratorio della Ditta
Cristani Restauro, si è svolto con lo smontaggio della parte inferiore (gambe) quasi già completamente staccate dal busto, per accedere alla struttura interna in ferro. Struttura collegata al busto in rame mediante legacci in filo di ferro, per fissare i quali, in un periodo non conosciuto fu aperto un grosso foro nel mantello in basso a sinistra.

Una osservazione più accurata, ora possibile, ha evidenziato che anche la testa della statua era stata connessa al busto con rivetti moderni, quindi è stata smontata per la sostituzione con chiodi.

La seconda fase dell’ intervento, si è concentrata sul rinforzo della struttura portante in ferro, sostituendo i legacci in filo di ferro, con chiodi ribattuti e con l’ aggiunta del palo di sostegno che servirà da ora per reggere in piedi la statua nei vari supporti espositivi. Due traversi in ferro battuto formano un fissaggio rigido e collegano il palo alla struttuta esistente nella parte inferiore, il tutto bloccato tramite chiodi. Le parti aggiunte sono state decappate mediante spazzolatura, arrugginite con acqua salata e poi trattate con convertitore di ruggine, utilizzando Fertan. La base è composta da elementi tondi e rettangolari ed è stata verniciata.

Prima di procedere all’ assemblaggio finale, sono stati sostituiti tutti i rivetti di epoca contemporanea con chiodi ribattuti in rame, nella parte delle gambe, piedi, ali e testa. Una volta posizionata la struttura in ferro nel busto è stata connessa mediante chiodi ribattuti sia nella zona del collo che sulla schiena. E’ stato chiuso il foro della schiena, con lastra di rame battuto e chiodato seguendo la piega del mantello e sono state riposizionate la testa e le gambe, chiodando tutto.

Come ulteriore supporto, sul palo di sostegno che passa nella gamba, un disco di lamiera di rame non permette alcun movimento alla stessa. Anche nella lamiera di congiunzione tra gambe e tunica, nella zona sinistra un foro evidente, è stato chiuso con un dischetto di lamiera di rame frangiato e battuto, nella parte destra il foro di grandi dimensioni ha reso necessaria l’ aggiunta di un pezzo di lastra di rame battuto e chiodato.

Per tutte le parti nuove, quali chiodi e pezzi di lastra di rame, è stato necessario l’ invecchiamento per uniformare il colore bruno della statua. Questa operazione si è svolta con il lavaggio di tutti i particolari nuovi con acido solforico, lavaggio con acqua corrente e brunitura con pezzetti di potassio solfuro disciolti in acqua, passando le parti da trattare fino ad un risultato
soddisfaciente.

Per il bastone sono state chiodate la punta a terra e la parte centrale per fissarla al sostegno in legno già presente. Si è deciso di non rimuovere le parti di saldatura con riporti di stagno, per non compromettere sia la stabilità, che la patina del tempo.